Premio Pulitzer 2024, il 6 maggio i nomi dei vincitori

Oggi, 6 maggio, verrà assegnato dalla Columbia University il Premio Pulitzer, il più ambito premio per il mestiere giornalistico.

È uno tra i premi in assoluto più prestigiosi al mondo, un premio americano che ogni anno decreta coloro che si sono distinti nel giornalismo e nell’informazione, nella letteratura e nella musica.

Il premio, annuale, prevede una somma di 15mila dollari.

 Le categorie per cui viene assegnato sono arrivate a 24 e includono miglior reportage internazionale, fotografia, servizio pubblico, musica, romanzi e biografie. Le candidature quest’anno sono arrivate a 1200.

La lista dei finalisti non è ancora pubblica e sarà annunciata, appunto, insieme ai vincitori il 6 maggio 2024.

 

L’AI entra nel premio Pulitzer

Quest’anno il Consiglio del Pulitzer ha chiesto ai partecipanti della sola categoria “giornalismo” di rivelare l’utilizzo dell’AI e su 45 finalisti cinque hanno dichiarato di essere stati supportati da intelligenza artificiale (AI), secondo le dichiarazioni di Marjorie Miller, amministratrice del prestigioso Premio.

 

Joseph Pulitzer, la storia del Premio

Il premio prende il nome da Joseph Pulitzer, il quale, negli ultimi anni del diciannovesimo secolo, si distinse come l’incarnazione stessa del giornalismo americano. Nato in Ungheria, figura profondamente indomabile, Pulitzer era il più abile tra gli editori di giornali; un appassionato crociato contro il governo disonesto; un concorrente feroce, simile a un falco, che non si sottraeva al sensazionalismo nelle lotte per la circolazione; e un visionario che ha riccamente dotato la sua professione.

Nel 1896, il World inaugurò un supplemento a colori, un’innovazione assoluta per l’epoca. Il World denunciò uno scandalo che riguardava un pagamento fraudolento di 40 milioni di dollari dagli Stati Uniti alla French Panama Canal Company nel 1909, e Pulitzer venne denunciato da Theodore Roosevelt e John Pierpont Morgan.

Il suo innovativo New York World e St. Louis Post-Dispatch hanno rimodellato il giornalismo giornalistico. Pulitzer fu il primo a chiedere la formazione dei giornalisti a livello universitario in una scuola di giornalismo. E certamente, l’influenza duratura dei Premi Pulitzer sul giornalismo, sulla letteratura, sulla musica e sul teatro è da attribuire al suo acume visionario.

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